Tale of five cities

In effetti tutto questo avrei dovuto pubblicarlo tanto tempo fa.
Ma non è mai tardi per certe cose.




C’È SEMPRE QUALCOSA OLTRE IL PEGGIO…

Credete di aver visto tutto?
Credete di averlo visto al cinema magari, o di averlo letto da qualche parte?
Credete che la realtà non posso superare la fantasia?
Ok.
Adesso immaginatevi in una montagna con fitta boscaglia.
Voi siete in una specie di veicolo, ma non lo potete vedere, vedete solo quello che stà davanti a voi.
Siete in un autostrada, molto ampia, e viaggiate ad andatura lenta ma non troppo.
Non sentite nessun rumore, neanche quello delle fronde degli alberi mosse dal vento.
All’improvviso davanti a voi compare un tunnel, un tunnel enorme, immenso.
Voi ci entrate, e non vedete più nulla, buio pesto.
Continuate a viaggiare e dopo un po’ sentite un sibilo, come un raglio di un’asino che rimbomba per le pareti del tunnel.
Ancora un po’ e scorgete una luce, una tenue luce che viene da lontano.
“Sarà l’uscita”, penserete, invece no, è solo un asino, probabilmente quello di cui avete sentito il verso prima, e appesa al collo ha una lampada ad olio.
Continuate ancora e di nuovo vedete di un’altra luce, ma stavolta è luce naturale, è veramente l’uscita.
All’uscita del tunnel c’è un bivio, e un cartello.
Da una parte c’è scritto “Rushmore”, dall’altra “Rugen”.
Voi prendete la prima strada.
Dopo poco tempo vedete il monte Rushmore.
Solo che non ci sono i volti dei presidenti, ci sono i volti dei Power Rangers.
Decidete di tornare indietro.
Prendete la strada che porta a Rugen, e dopo un po’ vi ritrovate proprio lì.
C’è un pittore che dipinge, sta dipingendo le bianche scogliere di Rugen.
“Sarà Friedrich”, direte voi.
Invece no.
E’ un dirigente della Aran Endemol.
Vi fà vedere la tela che stava dipingendo.
C’è una scritta nelle bianche scogliere di Rugen.
Dice “Ciao, io sono il signor Endemol, e tu sei il protagonista del nostro nuovo reality show”.
Vi suicidate.


Vi risvegliate di colpo.
Vi risvegliate stesi nella strada che portava alle bianche scogliere.
Cì sono due uomini ad una decina di metri da voi.
Uno è Scott Bakula, l’altro è Dean Stockwell.
Non so se sappiate chi siano, non importa.
Vi indicano di avvicinarvi, quando però siete ad un passo da loro scompaiono nel nulla.
Allora vi girate, e dietro di voi c’è di nuovo il tunnel.
Stavolta però l’asino è all’entrata.
E’ notte, e l’asino ha sempre una lampada accesa.
Il tunnel è illuminato, e decidete di entrare.
L’asino fugge, ragliando a più non posso, e dopo un po’ crolla a terra.
Vi avvicinate.
L’asino è morto, la lampada si è spenta.
E’ di nuovo giorno, il tunnel è buio.
Decidete di entrare lo stesso.
Dopo un po’ rivedete un’asino.
E’ addormentato sulla strada , senza lampada.
Vi siete rotti le scatole.
Cominciate a correre e raggiungete di nuovo il bivio.
Correte ancora e raggiungete Rugen.
Li ci sono ancora Scott Bakula e Dean Stockwell.
Stavolta non scappano.
Si avvicinano e vi dicono “no”.
E scompaiono di nuovo.
Vi girate, e vedete di nuovo il tunnel.
Stavolta è tutto buio, sia fuori che dentro, e non c’è nessun asino.
Decidete di aspettare.
All’improvviso un lampo squarcia il cielo.
Si fà giorno.
Anche il tunnel stavolta è illuminato.
Ma voi decidete di andare dall’altra parte.
Vi girate, e nella strada vedete Scott Bakula e Dean Stockwell.
Vi avvicinate e vi chiedono”hai visto un’asino?”.
Rispondete di sì.
“Dov’è?”.
“E’ morto…o forse no…”.
“Che vuol dire o forse no?”.
“Non ne son sicuro…”.
“Non è possibile, non ha senso…”.
“Perché, ha senso tutto ciò?non esiste qualcosa di più insensato di tutto quello che ho visto in queste ultime ore della mia vita…”.
“Davvero?”.
“Si”.
“Ok…allora perché non ci spieghi il senso della tua vita…Augusto?”.
Tornate indietro, e riprendete il tunnel.










 


Commenti

  1. Devi amare la peperonata ancora più di me, cazzo.

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  2. Mi sa che l'avevi gia postato tempo addietro... non vorrei sbagliarmi eh...

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  3. E non specifichi che tutto questo è ispirato ad un mio viaggio onirico?
    Tuteliamo il copyright per favore :D
     

    Fa sempre piacere rileggere.
    Che Driller si sbaglia.

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