Augusto e la manifestazione dell'UAAR



Era un lunedì mattina, e come ogni lunedì mattina Augusto portava a passeggio il suo cocker kazako, McAllister.
Ad un certo punto delle vociastre attirarono la sua attenzione, provenienti da un'abitazione.
Dopo essersi infiltrato furtivamente ed aver dato in pasto a McAllister il pastore tedesco di guardia, si accorse che quella strana parlantina proveniva soltanto da un televisore, che trasmetteva la diretta di una manifestazione dell'UAAR, l'unione atei agnostici razionalisti italiani, in corso a Roma.
Dopo essersi seduto sul divano ancora grondante di sangue(il pastore tedesco in verità era solo una vecchia con delle chiazze in faccia) seguì fin quasi alla fine la trasmissione, esattamente fino alla frase “dunque ricapitolando non esiste nessun essere superiore a voi tutti”.
Offesosi ontologicamente, Augusto telefonò per direttissima alla sua lontana parente canadese Marie Jungle “Golden-eyeball” Blavatsky Frangipetto, famosa medium nordamericana, e prenotò un volo charter per Roma, destinazione sede dell'Uaar.
Dopo aver evocato tramite uno spirito guida della Blavatsky, certo “CCadeo”, un plotone di ex resistenti della Vandea e una legione di seguaci di Codreanu, si appostò vestito da Napoleone Bonaparte di fronte al portone d'ingresso.
Tutti gli addetti uscirono fuori compreso Odifreddi, e appena si ebbe il sentore che stesse per iniziare uno dei suoi soliloqui senzaDio, un cenno di Augusto fece partire una cannonata che disintegrò in mille pezzi il povero matematico.
Il resto degli atei, terrorizzati, si riunirono in loggia massonica nel bunker sotterraneo per tentare di creare seduta stante delle nuove ed inique leggi giusnaturaliste spacciandole per volere dell'umanità intera, ma la polvere delle cannonate Augustee soffocò il tentativo post-illuminista.
La sede dell'Uaar fu annessa al Vaticano, ne rimase in piedi soltanto un muro dove Augusto affisse dei manifesti denigratori.

MORALE:
Per giudicare il prossimo, Augusto non attende nessuna vita prossima.

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