Augusto e i metallari





Era un piovoso venerdì, e come ogni piovoso venerdì Augusto si recò dal suo rivenditore musicante di fiducia.
Trovò un amara sorpresa:la sua sezione preferita, “Robaccia country inascoltabile”, era stata soppressa in favore della sezione “Metal speed trash gothic power”.
Non ebbe neanche il tempo di recriminare che una massa di adolescenti borchiati lo sommerse, riducendo la sua visita ad una serie di sberleffi, quali “nonnetto”, “il banjo lo suonerai te” e soprattutto “tornatene a Nashville, coglionazzo”.
Fu qui che la rabbia prese il sopravvento, subito sostituita dalla gaiezza vendicatrice.
L'orda barbarica aveva infatti affisso nella vetrina del negozio la locandina del “Metal Death festival”, in programma la settimana a venire.
Il Frangipetto ebbe tutto il tempo di prepararsi alacremente.
Chiamò direttamente dal Tennessee la “Erszebet Bathory Country band”, una band country WASP razzista che nel tempo libero si dedicava allo stupro etnico, capitanata dal suo lontano parente George “Mr.Brown” Bootsie Frangipetto.
La vendetta è un piatto che va servito con un sottofondo di banjo...
Arrivò quindi la serata del festival.
O meglio, non arrivò proprio.
La carovana che trasportava tutta la combriccola metallara fu bloccata da un ingorgo nel bel mezzo della campagna.
L'ingorgo però non era provocato dal traffico, ma da una masnada di presunti reduci della guerra di secessione, sia nordisti che sudisti, che per l'occasione si erano uniti in nome del country, orgoglio statunitense.
I reggimenti erano capitanati da un pazzo scelto in un malfamato ospedale psichiatrico dell'Ohio, convinto di essere il generale Custer, che al grido di “Little BigHorn è solo una leggenda metropolitana” diede l'assalto alla carovana metal, che riconobbe come “Tribù Sioux” in quanto “vestivano strano e avevano tutti i capelli lunghi”.
I metallari, inermi, furono trucidati.
L'orda secessionista poi, aprofittando della tenebre avanzò e circondò la zona antistante al palco.
I fan, inferociti per il ritardo dei musicisti, esplosero quando videro il primo idolo salire sul palco.
La gioia svanì subito, quando si accorsero che il presunto frontman non era altro che il borioso Frangipetto, che vestito in segno di scherno da Toro Seduto incominciò a ballare sotto le note di “Apache” della Sugar Hill gang, dando poi segno con un segnale fumoso di iniziare con l'attacco.
I fan furono morsi in una tenaglia clamorosa, e uccisi a colpi di pogo dalle palle dei cannoni unionisti e delle carabine confederate.
In seguito il luogo venne raso al suolo, e posta una targa con la scritta:
“THE REAL LITTLE BIGHORN”.
Lo scalpo del giovane che aveva detto al negozio “tornatene a Nashville, coglionazzo” è ora conservato in una bacheca nel municipio di Nashville.




MORALE:
Indiani, metallari, stessa merda.

Commenti

  1. Questa inedita mi ha a dir poco fatto piegare XD
    Ma ricontrollatela un attimo che c'è qualche errore di ortografia :P

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  2. Dimmi te dove, io ho il viziaccio di leggere veloce e certe volte me ne accorgo alla trentesima lettura...:)

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  3. -..la “Erszebet Bathory Country band”, una band country WASP razzista che nel tempo libero si dedicava allo stupro etnico-

    Ho riso tanto alla lettura della frase riportata quì sopra. Pensandoci mi chiedo: perchè stuprare persone di etnia differente se si è razzisti? Incoerenza o pura violenza contro le altre etnie?

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  4. posso rispondermi da solo pure io? Tette. Ecco fatto :)

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  5. Castruccio, sei proprio un vegetarian progressive grindcore.

    TRACTOOOR!!! I AM A FARMEEER!

    Barbametallalbero

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