venerdì 29 ottobre 2010
Mode equatoriali - un punto di vista tradizionalista
"Savagely brutal anal gang-rape. Fabled punishment for trespassing on the tribal land of a fictitious African tribe.
Death by bunga-bunga."
Innanzitutto, per la gioia dei grandi e dei e dei deformi, lo soluzioni a due indovinelli irrisolti:
*17-Rattopparsi
*18-Superfluo.
Ovviamente, se non avete capito, me ne fotto, con amore.
Ora passiamo alla vicenda principe del momento, ovvero la "leggenda" secondo cui il presidente del consiglio Silvio Berlusconi avrebbe...nel culo(non c'è bisogno che la ripeta tutta no?).
Bene, io son contento, lo devo proprio dire.
Dopo secoli di intromissione culturale europea nel continente negro, finalmente la rivincita, che potrebbe avere altri risvolti parecchio interessanti.
Perchè?
Vi racconto una storiella.
Si chiama "Intromissione indiretta forzosa dello scambio monetario in Africa nera":ci sono gli Europei che vanno dagli africani vecchia maniera, e gli dicono "volete commerciare con noi tramite moneta, come fanno i popoli civili?".
Gli arretrati rispondono di no.
"Benissimo, noi siamo democratics and rispettosi, quindi l'unica cosa che farete sarà pagherci una tassa".
"Una tassa, in moneta?", rispondono i selvaggi, "dunque per pagarla siamo costretti a creare moneta?".
La storiella finisce qui(anche qui, non devo spiegare nient'altro no?).
Bene.
Secondo voi, mister sua Sovranità Imperiale Silvio Berlusconi, avrebbe mai potuto abbandonare le sue abitudini da puttaniere occidentale di alto rango per delle selvagge e antiquate usanze negroidi, senza l'intervento di un qualche malefico sciamano d'oltremediterraneo?
Come già sapevano i CCCCCCP, c'è un signore in Africa, si chiama Gheddafi, che ne sa una in più del demonio, anche quando si tratta di usanze sessuali subsahariane, immagino.
Essendo le due cose CHIARAMENTE correlate(visita di Gheddafi-Bunga Bunga), posso solo piacevolmente constatare come un leader Africone abbia soggiogato un leader europeo Wasp costringendolo alle loro usanze, usanze che una volta prese, non ci abbandonano più(o meglio, non LO abbandonano più).
Nulla mi vieta dunque di sperare che un giorno, il nostro amatissimo presidente del Consiglio Cavaliere del lavoro dottor Silvio Berlusconi, in piena crisi culturale, imponga su tutto il belpaese anche altre usanze tribali, come il baratto, il modello egualitario, l'abolizione del monopolio della forza dello stato, e tutta un'altra serie di belle cose del piccolo mondo antico africano.
Tutto questo per la felicità di tutti noi tradizionalisti.
PS:Un consiglio, non provate a commentare dandomi dell'utopico, non accetterò questa infamante accusa.
Se io ho capito il reale significato della vicenda e voi no, non è colpa mia.
martedì 12 ottobre 2010
Augusto e la tv verità
Era un afoso giovedì di luna calante, e come ogni afoso giovedì di luna calante Augusto Frangipetto si preparava a portare a spasso il suo lupo messicano Pantaleo Sessagesimo.
Il lupo, come al solito, si tratteneva sotto la doccia, Augusto invece era già uscito e decise di ingannare l'attesa guardando un pò di tv.
Sul primo canale, in diretta, Porta a Porta.
Tema della puntata, la storia di una vecchia trucidata da un pazzo scappato da un ospedale psichiatrico, che dopo averla violentata con un machete le aveva urinato e vomitato addosso senza pietà.
In collegamento, l'intervista live con la vecchia ancora grondante.
Alla vista della megera, Augusto si fiondò al bagno e rigettò copiosamente tutta la cena, tornando in cucina strisciando sul pavimento.
Pantaleo Sessagesimo, ormai asciugato e vestitosi, decise di lasciare il padrone in preda ai suoi malanni e di farsi portare a passeggio dal vicino, Robertino Banana.
Augusto si riprese completamente soltanto due ore dopo, seppe il tutto leggendo il bigliettino scritto dal lupo utilizzando il suo vomito.
Assalito dal più totale furore per il multiplo smacco, Augusto decise di spodestare l'Autority delle telecomunicazioni e di farla pagare al fottutissimo Bruno Vespa.
Assoldò direttamente da Novosibirsk un prozio ex generale dell'Armata rossa, Wladimir Putin Roschild Evilenko Frangipetto, reclutatore di mercenari senza scrupoli nelle guerre d'Afghanistan e Cecenia.
Il feroce milite organizzò un esercito misto di serial killer depravati in latitanza, mercenari ceceni e agenti corrotti della CIA, obiettivo:sterminare la redazione di Porta a Porta.
Assediati da colpi di cannone mentre registravano all'interno dello studio, i malcapitati si arresero quasi subito.
Due fantocci telecomandati con le sembianze dello psicologo Morelli e Crepet furono poggiati in due divani, mentre al centro della studio fu posto un lettino da chirurgo con legato sopra Bruno Vespa, plastico di se stesso.
Augusto conduceva il tutto, mascherato da Pippo Baudo.
I mercenari pensarono all'eliminazione della troupe, mentre le cure di Bruno Vespa, del regista e dei produttori furono prese dai serial killer depravati.
I loro resti si possono oggi trovare all'interno del cavallo di Viale Mazzini.
Si dice che il caso fu misteriosamente insabbiato da anonimi agenti di un'anonima organizzazione...
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