Era un lunedì estivo, e Augusto come ogni Lunedì estivo stava per iniziare la maratona ludica di Congo Bongo del Commodore 64, con il suo schnauzer di fiducia Rigobertsong IV detto “Il Parsimonioso”.
Augusto aveva appena staccato furtivamente la spina del Commodore, nel sentore dell'ennesima sconfitta, quando girando lo sguardo nel pc si accorse di una curiosa schermata.
Nella pagina dei programmi tv, c'era la pubblicità di un salotto politico.
Augusto, un po' vergognandosi della sua insipienza in quell'ambito e sperando di poter recuperare il tempo perduto, decise che la sera avrebbe per la prima volta guardato un programma sulla politica.
Ospiti della serata erano il politologo Giovanni Sartori, che Augusto scambiò per Hugh Hefner, il teologo Vito Mancuso e l'esperto d'economia Oscar Giannino, che dato l'abbigliamento venne scambiato ignominiosamente per un pappone portoricano.
Dopo cinque minuti Augusto sudava già freddo:congiuntura sfavorevole, stagnazione, conflitto d'interessi, recupero del sacro, riforma costituzionale.
Al settimo minuto giurò di aver visto sullo sfondo il gorilla di Congo Bongo con delle maracas in mano.
All'undicesimo si nascose furtivamente sotto il divano convinto di essere Solid Snake in Metal Gear Solid.
Alla prima pausa pubblicitaria, dopo aver ucciso lo schnauzer anch'egli ormai convintosi di essere un infiltrato della DARPA e ormai infastidito fino alla nausea da quel brulicare di puzzolenti opinioni democratiche, prese il pass di livello cinque e chiamò al telefono la madre di Vito Mancuso, “la rinomata vecchia puttana del quartiere”, che venne ricoperta di insulti fino al suicidio.
Prenotò subito un volo diretto Poggio Gaudente-Saxa Rubra, fece irruzione nello studio approfittando dell'assenza delle guardie e impose all'istante un regime anarcoplutocratico con a capo Donkey Kong e Alex Kidd.
Mise poi sotto contratto un amanuense dell'abbazia di Farfa e gli dettò in presa diretta il trattato “Le lacune del sistema del Commonwealth anglosassone dopo il trattato di Parigi del 1783 e le problematiche del sistema partitocratico del Benelux alla luce dei rapporti orali di quella cagna di vostra sorella”, dispose il sequestro dei beni materiali e morali degli ospiti e decretò per legge delega la fine della scienza politica.
Al centro dello studio fu costruito un muro in ricordo immemore del glorioso regime antidemocratico sovietico, e il territorio fu posto sotto l'amministrazione condivisa di due delegazioni di gatti randagi e puttane nigeriane.
Le ceneri degli ospiti del programma furono gettate nell'Adriatico, non prima di aver inquinato con decalitri di petrolio il mare al largo dell'Istria, in ottemperanza alle nuove norme sull'ecologia.
Tutto questo in memoria di Anna Arendt.