Fino al 1480,
il nanismo non esisteva.
Il suo
inventore fu tale Atelstano Rochester, un alchimista di York, noto in seguito come
“il Paracelso d’Albione”.
Nel suo buio
antro, per tutta la vita studiò gli antichi manoscritti conservati nei
monasteri insulari, alla ricerca d’un metodo per creare dal nulla una forma
vivente.
Dopo svariati
tentativi, tutti andati miseramenmte a vuoto, riuscì finalmente nel suo intento.
Era una
notte d’inverno, e dal vetro sporco d’un alambicco magico si intravide qualcosa
muoversi.
Era
sinceramente un aborto vomitevole, ma tanto bastava per rendere felice
Atelstano.
L’essere
venne ribattezzato Varviculus, dal nome del cane dell’alchimista, Varvicolo, che
per primo si era accorto che qualcosa si muoveva all’interno del contenitore.
Varviculus,
estratto dall’alambicco, crebbe velocemente, pur mantenendo decisamente
dimensioni assai ridotte.
Era inoltre
stranamente dotato di parola, ma solo dopo qualche mese Atelstano di accorse
che l’unico linguaggio parlato dall’essere deforme era l’antico siriaco, in una
oscura variante conosciuta a pochissimi.
Ma la
stranezza più grande, se possibile, non era questa;Varvicolo, infatti, era in
grado di riprodursi per partenogenesi.
In 18 mesi
la casa dell’alchimista fu infestata da una quarantina di piccoli esseri
totalmente incontrollati.
Drammaticamente,
da un breve pertugio della torre-laboratorio qualcuno di loro sgattaiolò per presentarsi
tra le vie della città.
Seguendo le
scie di guano lasciate dagli esserini, si riuscì a scoprire la loro
provenienza.
Catturato
dai maggiorenti di York, Atelstano fu costretto a confessare d’essere il
creatore di tale abominio;l’abiura gli risparmiò la scomunica dell’Arcivescovo Scott,
non la furia del popolo, che lo lapidò il pubblica piazza nel novembre
successivo.
Gli eredi di
Varviculus si rifugiarono nelle foreste dei Monti Pennini, in cui per risolvere
l’anarchia che avrebbe portato alla loro certa estinzione, nominarono capo
assoluto il loro capostipite, che
assunse il nome di Warwick Ottone Magno Davis I di York, che da quel giorno visse
sotto le mentite spoglie di disadattato guitto, veste nella quale si presenta
ancora oggi alla popolazione tutta, e alla quale ha obbligato tutti i discendenti della sua stirpe.