Era un mercoledì di novilunio, e come ogni mercoledì di novilunio Augusto portava a passeggio il suo nandù da compagnia, Orathio Nelson Gneo Pompeo IV Scoto.
Contrariamente al solito, stavolta l'animale sudamericano era riuscito a sfuggirgli dal guinzaglio, e il Frangipetto era stato costretto a rientrare a casa, dopo un'estenuante rincorsa, all'una di notte passata.
Il sonno ormai era andato, e vista l'ora l'abitante poggiogaudentiense pensò di approfittarne per vedere in diretta uno dei suoi programmi preferiti, le videolezioni notturne del Consorzio Nettuno, sperando di beccare la sua materia preferita:Istituzioni Tribali II.
Ma subito all'accensione della Tv, l'amara sorpresa.
Al posto di un professore comparì sullo schermo un personaggio barbuto, con dietro un mefitico sfondo scuro costellato di astri, cometelle e altre lucentezze dalla dubbia provenienza.
Si trattava chiaramente di un astrologo, che si apprestava a proferire l'oroscopo del giorno dopo.
Augusto attese pazientemente l'arrivo del suo segno(ndr. Ariete, ascendente Alessandro Magno), ed ecco la scandalosa supposta verità:sarà una giornata costellata da perdite finanziarie, incidenti sul lavoro, delusioni amorose e attacchi batteriologici condominiali.
Deluso dal responso del ciarlatano, deciso di passare alla punizione.
Chiamò direttamente da Chioggia un lontano prozio, Ezzelino Galeazzo Maria della Scala Rovere Colonna Dandolo Frangipetto, mastro vetrario veneto discendente diretto di Ezzelino Dandolo, l'inventore del vetro, che realizzò e spedì via aerea un enorme specchio deformante circolare del diametro di 6 decametri.
Dall'Amazzonia arrivò invece Joao Uriarte Garrincha de Galvao Cortes Frangipetto, mercenario cacciatore di frodo di animali rari, che gli recapitò per direttissima tramite traghetto di contrabbando una colonia di "Myciones notturni", la specie di gatti neri più scura del mondo.
La merce terribile fu posizionata davanti l'uscio di casa dello stregone televisivo, in attesa della sua uscita.
Alla vista del tutto, lo strafottente mago rispose con una risata, "ma non penserete mica che io creda a queste cose?ah ah ah".
Un bel tacer non fu mai scritto.
Dalle retrovie avanzò una catapulta medievale utilizzata da Carlo Martello a Poitiers, sopra la quale fu posto l'enome specchio, che fu scaraventato verso la casa del Merlino squarciandone il tetto.
"Allora, adesso ci credi che gli specchi rotti portano sfiga?", sentenziò impassibile il Frangipetto che nel mentre aveva assunto le sembianze di Basileus bizantino.
In preda al terrore il negromante tentò di fuggire, ma furono sguinzagliati i gatti, che si rivelarono essere in realtà delle feroci pantere.
Il megero fu ridotto in brandelli, la casa rasa al suolo e al suo posto fu costruito il mausoleo Augusteo.
Il Frangipetto cambiò poi nome in Augusto Niceforo Fova IV Isaurico, promettendo ai sudditi di dichiarare guerra al Sultano Ottomano.