Ritorna la rubrica più amata della periferia di Barletta.
Stavolta la sfida è tra un mostro sacro e un morto sacro della ghitarra:
Riccio Blecmur vs Gimmi Endrics.
A voi.
martedì 31 agosto 2010
lunedì 23 agosto 2010
A mail from beyond
"Caro Castruccio.
Mi hai scritto chiedendomi se ci sia un legame tra la rivoluzione cubana e il magico mondo degli Snorkies.
Sono felice di potertene dare testimonianza diretta.
Nel 1956, in occasione della sagra del Negro Miguel, mi trovavo a Quito in Ecuador, all'epoca ancora colonia del Canada.
Al bar del centro con me c'erano il sindaco Luis Manebar e il prefetto Julio Ramirez, e fu proprio quest'ultimo a reagire con stizza quando lesse nel giornale del mattino la notizia di un presunto tentativo di rivolta a Cuba.
La nonna del prefetto, Juliana Diaz, da giovane era stata vittima di un barbaro stupro etnico ad opera di una masnada di farabutti cubani.
Il suo odio per i caraibici era passato al nipote, che dato il suo importantissimo incarico istituzionale non poteva però esporsi in prima persona.
Decise, dopo attenta analisi, di mettermi a capo di una spedizione segretissima che avrebbe dovuto destabilizzare i rivoltosi cubani.
Partii quindi con 12 galere da Buenos Aires.
Portai con me il Vescovo di Quito per la conversione degli indigeni, sei missionari Gesuiti, cinque traduttori, due cavalli, un gufo, un compasso, una mietitrebbia.
Dopo sei giorni di navigazione, una terribile tempesta devastò la mia nave, e mi ritrovai naufrago in un'isola mai vista, abitata da uomini giganti, che si facevano chiamare abitanti di Brobdingnag.
Dopo aver spiegato le mie disavventure, mi lasciarono ripartire sano e salvo e riuscì a sbarcare in una caletta solitaria a Cuba.
Dopo sei giorni senza cibo, allo stremo delle forze, mi gettai in acqua per poter pescare qualcosa, ma persi conoscenza e mi ritrovai in una anfratto roccioso sott'acqua, abitato da degli strani essere blu.
Erano proprio loro, gli Snorkies, che vivevano beati nel loro mondo al riparo dalla superficie terrestre.
Commossi dal mio racconto, organizzarono un esercito di Snorkies per liberare Cuba dai guerriglieri, ma furono sterminati all'istante e per ripicca mi cacciarono di nuovo in Italia.
Questa storia non l'ho mai raccontata a nessuno, per fortuna ci sei te che mi crederai di sicuro.
Vero?"
giovedì 12 agosto 2010
Minacce dai profondi abissi del complottismo
Non sono morto.
Adesso tocca a voi, lettori del cazzo.
Vi ammazzo tutti.
Prosit.
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